Un aiuto per mantenere le palpebre in salute
Infiammazione e igiene della palpebra *
L’infiammazione della palpebra, conosciuta come blefarite nella terminologia medica, si riferisce alle malattie infiammatorie dei bordi delle palpebre.
L’infiammazione della palpebra, conosciuta come blefarite nella terminologia medica, si riferisce alle malattie infiammatorie dei bordi delle palpebre.
È una condizione che si verifica comunemente e che assume varie forme. Per alleviare il fastidio di questa infezione, si possono utilizzare maschere riscaldanti che apportano benefico calore e aiutano a mantenere in salute le palpebre.
Per le operazioni di pulizia invece, sono consigliate salviettine igienizzanti e spray oculari ricchi di acido ialuronico e senza conservanti, per detergere con cura le palpebre e lenire la pelle irritata.
Palpebra infiammata: quali sono le cause?
Uno dei problemi principali nell’infiammazione delle palpebre è la solidificazione delle secrezioni nelle ghiandole di Meibomio che si trovano nei bordi palpebrali inferiori e superiori.
La disfunzione di questa ghiandola è un’infiammazione cronica e diffusa, comunemente caratterizzata dall’ostruzione dei dotti terminali della ghiandola di Meibomio e/o alterazioni qualitative/quantitative della secrezione ghiandolare.
Alcuni individui sono inclini alla pelle grassa e ai pori ostruiti fin dalla nascita. Queste caratteristiche innate della pelle possono essere amplificate da fattori interni ed esterni e possono svilupparsi in una disfunzione delle ghiandole che abbiamo appena citato.
Questi fattori interni ed esterni includono:
- Processi di invecchiamento
- Ormoni
- Malattie della pelle
- Uso di cosmetici e prodotti per la cura della pelle
- Farmaci
- Fattori ambientali (ad esempio polvere, secchezza o vento)
- Fumo
- Aria dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento
- Alimentazione
- Condizioni comuni (ad esempio reumatismi, malattie della tiroide e diabete)
- Malattie degli occhi
Infezioni palpebre: quali sono i sintomi?
Nell’infiammazione e infezione palpebrale cronica, i seguenti sintomi si sviluppano tipicamente nel tempo:
- alterazione del film lacrimale
- irritazione oculare
- infezione della palpebra
- bordi palpebrali gonfi, rossi, appiccicosi e pruriginosi
- ciglia desquamate e appiccicose
- occhi gonfi e doloranti
- visione offuscata
- sensibilità alla luce
- bruciore alle palpebre e agli occhi
- irritazione palpebra
- rossore palpebre
Gli occhi lacrimano e si sentono secchi e stanchi, e la congiuntiva è arrossata. La malattia generalmente si estende per un periodo di settimane o mesi, e il trattamento con antibiotici o cortisone spesso non raggiunge il risultato desiderato di un sollievo permanente dei sintomi.
Questi tipi di disturbi possono colpire entrambe le palpebre, o manifestare l’infiammazione della palpebra superiore e l’infiammazione della palpebra inferiore in modo distinto.
L’igiene quotidiana e la protezione delle palpebre sono considerate le misure di trattamento più importanti, anche quando si è fuori casa: in queste occasioni, delle comode salviettine preinumidite possono aiutarci a mantenere le palpebre sempre pulite e in salute, ovunque.
In caso di blefarite cosa fare?
Come dare sollievo alle nostre palpebre irritate?
Per ripristinare il corretto funzionamento delle ghiandole di Meibomio, gli studi hanno rivelato che un’igiene costante e il calore possono aiutare: con apposite salviettine igienizzanti si eliminano le incrostazioni, uno spray oculare agisce sulle ciglia appiccicose e lascia una pellicola idratante sulla pelle, mentre gli impacchi caldi posizionati sulla palpebra rossa e infiammata possono aiutare ad alleviare i sintomi della blefarite.
Il calore sulle palpebre chiuse aiuta le secrezioni solide che ostruiscono i dotti delle ghiandole a diventare liquide e favorisce la circolazione del sangue nei bordi delle palpebre. Questo rimedio aiuta la cura anche della blefarite cronica: infatti, è importante per il ripristino della funzione delle ghiandole di Meibomio.
*Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico/farmacista paziente. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o del farmacista riguardo qualsiasi indicazione riportata